Con questo post mi propongo di fornire alcuni
chiarimenti relativi al termine codifica. Innanzitutto va detto che il termine codifica fa
riferimento al modo in cui l’informazione entrante è immagazzinata o
rappresentata in un sistema e come la stessa viene recuperata in uscita. Ad
esempio quando prendiamo appunti, questi li scriviamo utilizzando il nostro
sistema grafico e la nostra lingua (codifica); una volta scritto esso non
scompare e quando lo rileggiamo ritroviamo l’informazione che non volevamo
perdere.
Un’informazione, per poter essere inserita in un sistema di
memoria, deve essere trasformata in un codice che possiede caratteristiche specifiche. Un
certo tipo di informazione può essere più facile e rapido da codificare in un
modo piuttosto che in un altro. Per esempio: per ricordare un paesaggio è più
facile scattare una foto che farne una descrizione orale, oppure come nel Mito della Caverna di Platone, quando guardiamo
il mare non abbiamo l’esperienza del mare vera e propria, ma stiamo analizzando
i dati che arrivano al nostro cervello, codificati in modo diverso per ogni persona.
Per facilitare la messa a fuoco delle
informazioni riportate in questo blog credo che sia opportuno riportare una
breve mappa concettuale.
Partendo dal verbo principale: CODIFICARE, il blog è stato
così sviluppato:
Quanto sopra esposto potrebbe dare l’idea di
cosa sia la codifica, come potrebbe essere visualizzata ed indicarci le
differenze tra le varie codifiche.
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