giovedì 7 giugno 2012

nei tempi


Antichità

Il vocabolo CODICE è molto antico, era già diffuso nel diritto romano.
In campo giuridico, invece, almeno dal III secolo si assiste ad uno slittamento di significato dal contenente al contenuto.È impossibile, in tema di cenni storici, non rammentare il codice di Hammurabi, uno dei più antichi esempi di testo normativo.

Nel mondo antico, con già le Raccolte imperiali, si afferma l'idea di codice come libro di leggi, raccolte dall'autorità in un insieme unitario, promulgato con un unico atto in un momento storico, reso coerente anche attraverso la manipolazione del materiale legislativo preesistente e naturalmente incluso, e per ciò stesso con carattere innovativo rispetto agli atti preesistenti in esso raccolti.Dal nome del contenente al nome del contenuto il passo, dal punto di vista linguistico, è breve.A partire dal XVII secolo si nota l'impiego di codice per designare non tanto il libro in cui il diritto è riordinato, quanto lo stesso diritto nelle sue connotazioni di unitario e ordinato.
L'ulteriore specializzazione del vocabolo è il risultato di un processo (ideologico, politico, nonché linguistico) destinato a compiersi nei primi decenni del XIX secolo in gran parte dell'Europa e nei paesi extraeuropei che essa influenza nelle strutture organizzative. Il codice era concepito come un libro di regole organizzate vigente per tutta l'estensione geografica dello Stato, rivolto a tutti i sudditi (o soggetti all'autorità politica statale), voluto e pubblicato dall'autorità, abrogante tutto il diritto precedente contrastante, nonché destinato a lunga durata.Questa specializzazione corrisponde contemporaneamente alla nascita di nuove forme giuridico-amministrative alla base della Codificazione moderna, cioè la presentazione nei vari Stati dei diversi Codici: civili, penali, commerciali, di procedura civile e di procedura penale.
Queste strutture organizzative complesse, i diritti codificati e i codici, con i loro nomi tecnici e con la loro "cultura", sono dotate di un elemento ideologico e di una filosofia operativa che le spiega e riflette.
Nel 1979 Adriano Cavanna, noto storico e giurista italiano, afferma: "[...] in obbedienza al dogma della completezza, i codici si pongono come testo organico disciplinante in totale via esclusiva un certo ramo del diritto, rompendo assolutamente ogni rapporto col sistema di fonti del diritto comune"[1].



Rivoluzione Industriale



Già dal 1787 era nato il telaio meccanico, mosso dal motore a vapore. Il francese Joseph-Marie Jacquard presentò nel 1801 un congegno frutto dell'elaborazione di precedenti progetti (la tecnica degli aghi e dei cartoni perforati di Basile Bouchon e Jean Battiste Falcon e il cilindro di Vaucanson) destinato a rivoluzionare la produzione tessile del XIX secolo. Venne a sostituire i telai a liccetti dove il tessitore era assistito da un aiutante, spesso un ragazzo o bambino, che sollevava i licci tirando delle manopole poste su un lato del telaio.
La sua invenzione non fu inizialmente ben accolta dai tessitori per paura di perdere posti di lavoro, scatenò in Francia la rivolta dei Canuts (i tessitori di seta di Lione), ma si diffuse velocemente in tutta l'Europa.


 Seconda Guerra Modiale


una macchina enigma


Enigma fu una macchina per cifrare (e decifrare) elettro-meccanica. Nata su un tentativo di commercializzazione poi fallito, fu ampiamente utilizzata dal servizio delle forze armate tedesche durante la seconda guerra mondiale. La sua facilità d'uso e la sua presunta indecifrabilità furono le maggiori ragioni per il suo ampio utilizzo. Nonostante fosse stata modificata e potenziata nell'arco del suo periodo di utilizzo, un nutrito gruppo di esperti si impegnò a lungo con successo per violarla. I contributori maggiori furono Marian Rejewski che grazie ad informazioni di intelligence ebbe qualche dato di base e Alan Turing che con il suo computer riuscì a velocizzare il processo di decrittazione. La decrittazione dei messaggi cifrati con Enigma fornì per quasi tutta la seconda guerra mondiale importantissime informazioni alle forze alleate.


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